Istituto Professionale per l'Enogastronoimia e l'Ospitalità Alberghiera

Nella città che vanta una storia bimillenaria, Porta del Parco del Delta del Po nonché la stessa, dotata di ben 8 musei e innumerevoli opere monumentali, quali ad esempio la Cattedrale dei SS. Pietro e Paolo o La Basilica S.Maria Assunta. Un teatro, il Comunale secondo più grande in dimensioni dell’intero triveneto; come pure il più piccolo in Italia, in stile liberty quale il Teatro Ferrini. Troviamo come si afferma spesso la classica “ciliegia sulla torta”. Una scuola di formazione professionale quella dell’Istituto Cipriani; tra le più eccellenti nel panorama dell’industria Alberghiera Nazionale.

Partita come esperimento di formazione nel 1967 con un’unica classe sperimentale di 34 ragazzi presso l’Hotel Alexander di Rosolina Mare; oltre cinquant’anni dopo conta, più di una cinquantina di classi e oltre 1200 studenti, nelle tre aree di formazione cioè: Accoglienza Turistica-Enogastrononia-Servizi di Sala e Vendita. Il suo bacino di utenza comprende tutto il Polesine, l’Altoferrarese, il Padovano e il comprensorio del Veneziano.

È intitolato a Giuseppe Cipriani, il fondatore dell’Harry’s Bar l’Istituto Alberghiero di Adria; non a caso. Cipriani, nato a Verona nel 1900 e morto a Venezia nel 1980, è stato uno dei personaggi più innovativi della cucina italiana. Tanta esperienza come maitre d’hotel e come barman nei più importanti alberghi internazionali, si assicurò conoscenze nella nascente industria alberghiera. Nel 1929 fonda l’Harry’s Bar di Venezia, il ritrovo dell’aristocrazia europea in vacanza a Venezia.

Al fondatore dell’Harry’s Bar nonché ideatore del Carpaccio e del cocktail Bellini è intitolata anche una borsa di studio. Ogni anno consente a tre studenti dell’Istituto; uno per indirizzo, che hanno conseguito la maturità, di fare un’esperienza lavorativa a New York in uno degli alberghi di lusso della catena Cipriani. Già una trentina di ragazzi hanno sfruttato questa opportunità e hanno vissuto questa indimenticabile e straordinaria esperienza professionale. Inoltre a più di qualcuno di essi, ha procurato l’occasione di lavoro sognata nel mondo alberghiero.

Fiore all’occhiello della città, l’istituto alberghiero in questione è sempre in prima linea nel promuovere studiare e dare spazio ai prodotti locali. Meta privilegiata di incontri a tema sulla storia dei prodotti a km 0 e delle associazioni che promuovono il territorio; troviamo spesso i ragazzi della scuola, periodicamente collaborare alle aperture e far da guida nei i musei cittadini. Con le loro bandierine colorate li vediamo, con la loro inconfondibile giacca rossa, attraversare il centro storico e simulare itinerari da proporre ai turisti in visita alla città. Una risorsa incredibile insomma che dovrebbe essere maggiormente “sfruttata” a nostro avviso dai piani alti dell’amministrazione comunale.

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